Il Rating bancario o Rating di Basilea 2 è in vigore dal 2005. Oggi, tutte le imprese sono consapevoli della sua esistenza, eppure la maggior parte non conosce qual è il livello del proprio rating, tantomeno quali sono le variabili che lo influenzano. È ancora più rilevante il fatto se si considera che è utilizzato per deliberare la concessione di affidamenti e finanziamenti e per stabilirne i tassi.
Il Rating è costruito su tre pilastri:
In base alle dimensioni dell’impresa, i tre pilastri pesano in misura diversa sul rating finale:
Il punto 3 è in grado in alzare di uno o due livelli il risultato, in presenza di taluni elementi nella gestione.
La consulenza di Open Finance parte dalla misurazione del rating come fanno gli Istituti di credito, sulla base degli ultimi dati ufficiali:
Il risultato che si ottiene non è solo il rating finale, espresso nella sua forma alfanumerica – M1 nel caso seguente usando la scala di Intesa San Paolo – ma il nostro output indicante tutti gli elementi di cui è composto e, per ognuno, il proprio rating. In tal modo, è possibile comprendere i punti deboli da migliorare.
Avendo la tabella dei punti deboli, insieme all’impresa programmiamo gli interventi da eseguire.
Alcuni saranno più rapidi come:
Altri richiedono più tempo come modificare le modalità di utilizzo degli affidamenti e l’impatto sulla centrale rischi.
Altri ancora richiedono una volontà di cambiamento e miglioramento, come l’introduzione di adeguamenti e/o modelli organizzativi.
Nella nostra programmazione misuriamo periodicamente, durante l’esercizio, l’andamento del Rating.
Qual è l’effetto di un miglioramento del proprio Rating?
La noncuranza del rating ha, infatti, come conseguenza l’opposto: non riuscire a vedersi deliberare le richieste di affidamenti e finanziamenti o riceverne meno di quanto si era richiesto e a caro prezzo.
Per tempo significa durante l’anno: verificandolo, come facciamo in Open Finance, a intervalli periodici e, infine, durante l’elaborazione del bilancio annuale sul bilancio di verifica per poter simulare l’effetto delle politiche di bilancio.
Il vantaggio conseguito da tale approccio al rating, quindi, di riuscire a gestirlo anziché subirlo, è la garanzia di condurre i rapporti con le banche e le richieste nella misura voluta e alle condizioni minime che consentono lo sviluppo dell’azienda.
I vantaggi
Un procedimento logico di buon senso
Un approccio sartoriale su misura